Lo stupore di ritrovarsi coppia
Siamo ritornati bambini,abbiamo vissuto un’esperienza che non ci immaginavamo lontanamente di fare….era impensabile che a casa ci mettessimo tutti e tre attorno ad un foglio a disegnare. Davanti a quel foglio ci siamo detti “mo’ che facciamo?” e poi siamo partiti alla grande e ci siamo messi a ridere.
Così una coppia di genitori ci racconta la loro esperienza a La Collina degli Elfi insieme alla figlia adolescente: guardare il mondo con gli occhi dei bambini, concedendosi uno spazio dove ritornare all’ingenuità e alla spontaneità dell’infanzia.
Ma anche un ritrovarsi non solo come genitori ma anche come coppia: «nella malattia dei nostri figli è facile dimenticarsi di essere anche una coppia. Questa esperienza ci ha fatto ritrovare e soprattutto capire quanto sia importante esserci l’una per l’altro e non dare nulla per scontato. Ci siamo detti cose che a casa non pensavamo di poterci dire… tanto da stare svegli a parlare fino alle due di notte!».
«Non pensavo di potermi aprire così tanto – sottolinea il padre – perché sono una persona di poche parole, ma qui mi è sembrato tutto così normale, forse perché mi sono trovato di fronte a persone che mi hanno dato la possibilità di sentirmi a mio agio. Quando vieni qui e varchi la soglia del cancello senti e recepisci il messaggio che ci si mette tutti sullo stesso piano».
«Neanche io pensavo che parlasse tanto!! – aggiunge divertita la moglie– Qui anch’io mi sono liberata molto, cosa che non avevo mai fatto… Ho tolto qualche maschera di protezione e poi mi sono sentita meglio».
Lasciarsi andare dopo un lungo percorso di sofferenza e concedersi una sosta di riflessione provando a trascorrere una settimana insieme alla figlia adolescente dove tutto ha il sapore della scoperta e del mettersi in gioco.
«È stata una settimana bellissima, in cui abbiamo vissuto esperienze nuove che speriamo di poter ripetere anche a casa. All’inizio ci eravamo fatti l’idea che le attività fossero rivolte essenzialmente ai ragazzi ma quando siamo arrivati qui abbiamo capito che erano state pensate e articolate anche per noi genitori. Quindi ci siamo lasciati trasportare, ci siamo letteralmente affidati alla Collina.
Nostra figlia si è subito integrata e non avrebbe voluto venire più via… le giornate erano così intense che avevi la sensazione che non terminassero mai. Con le altre famiglie siamo diventati amici e ci siamo molto divertiti».
E anche provare nuove emozioni come ci racconta il padre : «non ero mai stato così vicino ad un cavallo, vederlo negli occhi e fare qualcosa con lui senza parlare… e poi salire in groppa. Non avevo mai instaurato un rapporto così».
Nello scorrere delle parole si ha la sensazione che una nuova brezza stia accarezzando i loro volti e che la settimana trascorsa alla Collina sia stata una pausa per prendersi cura di se stessi e come famiglia, ma che ha anche permesso di trovare nuovi amici: «ci avete coccolati e viziati e dirvi grazie è ben poco, chissà se potremo ritornarci!….».